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Presidente
IL BILANCIO DELLA CASSA
1.397 milioni
Il patrimonio
Il patrimonio della cassa notai al 30 aprile 2010 era di 1.397 milioni di euro
16,8
Il rendimento immobiliare
La gestione immobiliare diretta nel 2011 prevedeva un rendimento netto del 16,8%
LA SOSTENIBILITÀ SUI 50 ANNI
Per garantire l'equilibrio a cinquant'anni sono state fatte una serie di delibere.
Finora i ministeri vigilanti hanno approvato solo la delibera che ha previsto l'aumento dell'aliquota contributiva nella misura del 40%, aumento entrato in vigore nel luglio di quest'anno
Per garantire l'equilibrio a cinquant'anni è stato considerato il rendimento del patrimonio dell'ente nella misura dell'1% (come stabilito dai criteri da adottare per i bilanci tecnici comunicati dal ministero agli enti gestori di previdenza obbligatoria alla fine di giugno)
LA RIFORMA DELLE REGOLE A REGIME
La riforma del notariato prevede il raggiungimento del diritto alla pensione di vecchiaia a 75 anni. Per la pensione di anzianità è necessario avere almeno 67 anni di età e aver maturato 30 anni di esercizio effettivo. Il contributo soggettivo elevato al 40% lo scorso luglio non prevede ulteriori aumenti. I requisiti minimi per ottenere la pensione sono quelli previsti per la pensione di anzianità (67 anni di età e 30 di contribuzione) . La pensione è proporzionale agli anni di attività ed uguale per tutti i notai a parità di anzianità lavorativa
9
RAGIONIERI23.174
Gli iscritti
È il numero di ragionieri iscritti alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei ragionieri e periti commerciali
7.150
Pensionati
Circa 4mila di questi soggetti
sono attiviPaolo SaltarelliPresidente
IL BILANCIO DELLA CASSA
1,99 miliardi
Patrimonio
È il valore degli asset mobiliari e immobiliari della Cnpr
1,6%
Rendimento 2011
È il risultato di gestione ottenuto dagli asset immobiliari lo scorso anno. Il rendimento di quello mobiliare è stato negativo: -2,1%
LA SOSTENIBILITÀ SUI 50 ANNI
La Cassa ha adottato dal 2004 il metodo di calcolo contributivo. Martedì 25 settembre l'assemblea dei delegati adotterà correzioni strutturali.
Con l'approvazione della riforma, si potrà trasmettere al ministero del Lavoro anche il bilancio attuariale.
Per garantire i saldi è previsto il ricorso al rendimento del patrimonio: il saldo previdenziale (entrate per contributi, uscite per prestazioni) sarà negativo dal 2031 e positivo dal 2059. Il saldo di gestione, in cui rientrano anche i rendimenti, è negativo dal 2037, positivo dal 2058. Il patrimonio è sempre positivo
LA RIFORMA DELLE REGOLE A REGIME
L'età pensionabile viene gradualmente innalzata da 65 a 68 anni e l'anzianità contributiva viene portata da 30 a 40 anni. La gradualità è modellata sull'anno di nascita: in pratica, andranno in pensione con 68 anni di età e 40 anni di contributi i nati dal 1° gennaio 1963. I nuovi iscritti dal 1° gennaio 2004 avranno un ristorno sui montanti individuali del contributo integrativo (1%).
Per i pensionati è previsto un contributo di solidarietà che oscilla tra l'1 e il 5% a seconda delle fasce di reddito
10
VETERINARI26.727
Gli iscritti
È il numero dei veterinari iscritti all'Enpav a fine 2011, in leggero rialzo rispetto allo scorso anno
6.071
Pensionati
È il numero di veterinari che percepiscono una pensione dall'Enpav (erano 6.021 nel 2010) Gianni MancusoPresidente
IL BILANCIO DELLA CASSA
296 milioni
Patrimonio Enpav
La Cassa investe il 31% del suo portafoglio in partecipazioni, l'8% in private equity, il 2,6% è composto da immobili a reddito, il resto è investito sui mercati
2%
Rendimento 2011
È il risultato netto dello scorso anno
LA SOSTENIBILITÀ SUI 50 ANNI
Il voto dell'assemblea nazionale dei delegati per l'approvazione della riforma è previsto per domenica 23 settembre. Il Consiglio di amministrazione del 4 settembre ha già approvato le proposte di modifica. La delibera sarà presentata ai ministeri vigilanti prima della scadenza del 30 settembre, data limite posta dall'articolo 24, comma 24 della riforma Monti-Fornero dello scorso dicembre.
Per garantire l'equilibrio a 50 anni non sono stati considerati i rendimenti del patrimonio dell'ente né nell'arco temporale si verificano annualità negative
LA RIFORMA DELLE REGOLE A REGIME
Se le delibere saranno approvate la riforma andrà a regime in modo graduale dal 2013 fino al 2033. L'età pensionabile sarà pari a 68 anni per la pensione di vecchiaia e a 62 anni nel caso di vecchiaia anticipata. Il contributo soggettivo nel 2033 (anno di entrata a regime della riforma) sarà pari al 22%. Per ottenere l'assegno pensionistico è necessario aver versato contributi per almeno 35 anni. Per il calcolo dell'assegno si utilizza il calcolo retributivo distribuito però su tutto l'arco della vita lavorativa (non vengono quindi considerati più solo gli ultimi anni di attività)